Alla scoperta di New York: le nostre foto, il nostro viaggio. | Prima Parte |

23 Gen , 2018 LIFESTYLE

Alla scoperta di New York: le nostre foto, il nostro viaggio. | Prima Parte |

Quest’anno c’è stata regalata la meravigliosa possibilità di andare a visitare la Grande Mela. Il nostro viaggio è durato una settimana e durante questi giorni abbiamo vissuto emozioni uniche e contrastanti: dall’entusiasmo allo stato puro, alla malinconia. Emozioni che solo una città come New York ci può far vivere.

A New York si ha l’impressione che le cose avvengano più velocemente che altrove. – Lawrence Block- 

Abbiamo deciso di condividere con voi questa fantastica esperienza a New York City: attraverso le nostre foto vogliamo portarvi con noi a giro per la città, farvi (ri)vivere ogni singolo momento della giornata e perché no, esservi da guida per un futuro viaggio nella città dove tutto è possibile.

THE BEST OF NEW YORK

  • DA NON PERDERE
  • GUSTO PER IL PALATO
  • SHOPPING THERAPY

Prima devi sapere che…
Arrivati nel tardo pomeriggio, stanchi da jet leg, ma con tanta adrenalina in corpo, abbiamo raggiunto il nostro albergo, Riu Hotel Plaza, posizionato in Times Square; fin dall’inizio la prima cosa che ci ha colpito di New York sono le luci che rendono l’atmosfera magica e surreale, quasi come se si fosse catapultati in un altro mondo.

Là anche le camionette della FedEx sono fantastiche: ti fanno venire voglia di montarci su per andare a consegnare pacchi in quei grattacieli e palazzi sontuosi alla Sex And The City.

Nonostante le temperature glaciali, per immergerci il più possibile nella cultura e nelle abitudini newyorkesi, camminavamo tutto il giorno con una media di 15km. Tappa d’obbligo giornaliera, il caffè “espresso” di Starbucks (o delle adorabili caffetterie locali). Giusto un pò di power per affrontare le lunghe giornate: della serie #ItalianinNY.

DA NON PERDERE. 

#day1: ci incamminiamo verso Bryant Park dove con le rigidissime temperature che ci sono in inverno, si può ammirare la fontana ghiacciata; lì si trova anche una pista di pattinaggio molto carina dove potrai mettere alla prova le tua abilità.

Da lì ci siamo catapultati in zona Fifth Avenue per non farci assolutamente mancare una visita alla Grand Central Terminal….Dove è Serena? Solo gli amanti di Gossip Girl, possono capire di cosa si parla. La stazione centrale famosa per la scena dove  Serena Vanderwoodsen fa il suo ritorno a NY. Serie Tv a parte, Grand Central è luogo dove come in un timelapse si incrociano milioni di persone ogni giorno poiché è la stazione ferroviaria più grande al mondo per numero di banchine.

Tra scoiattoli, neve e buona musica suonata d’artisti di strada l’aria che si respira a Central Park è indescrivibile. Dall’ingresso sud fino a Strawberry Fields, spazio a forma di lacrima dedicato a John Lennon; situato tra l’altro davanti casa dell’artista, proprio dove è stato ucciso.
Non può mancare come colonna sonora, Imagine.

Ripresa la Fith Avenue, passeggiando a testa in sù in modo da ammirare grattacieli, super negozi imponenti non può non incuriosirti il negozio Apple: un mondo virtuale dove piccoli nerd dalla maglietta blu sono disposti ad esaudire ogni tuo desiderio. E, se state pensando che quello ce l’abbiamo anche noi vi smentiamo subito: quello è tutta un’altra storia! Vedere per credere…
Poi sosta al RockFeller Center, gruppo di 19 edifici commerciali a pochi passi da Central Park, è uno dei più grandi complessi privati al mondo. Lì puoi ammirare la famosa pista di pattinaggio più vista nei film e, anche se a nostro parere molto sopravvalutata, merita sicuramente una visita!

Carichissimi per affrontare il nostro #day2, ci siamo diretti verso il MoMa, che si trova sulla 53ª strada, tra la Quinta e la Sesta Avenue. La collezione del museo propone un’incomparabile visione d’insieme dell’arte moderna e contemporanea mondiale; racchiude opere di Picasso, Monet, Andy Warhol. Si consiglia l’audio guida che spiega le opere salienti iniziando il giro dai due piani più alti e poi scendere giù.

Dopo così tanta cultura ci siamo goduti la bella giornata, passeggiando per Union Square fino a Washington Square Park.

#day3: ci siamo diretti verso il World Trade Center, a Lower Manhattan, la zona dove erano situate le Torri Gemelle, distrutte l’11 settembre 2001. Il complesso ricostruito dopo dieci anni dalla caduta delle Torri, è costituito da due piscine che riportano i nomi di tutte le vittime dell’attentato. Ogni giorno troverete, posizionata in alcuni di questi nomi, una rosa bianca: vorrà dire che in quel giorno ricorre il compleanno di quella persona.
A pochi metri di distanza, il National Memorial & Museum, il memoriale degli attentati. La visita è stata molto commovente, un momento struggente che fa riflettere sugli effetti della crudeltà dell’uomo ma, allo stesso tempo, sulla grande capacità dell’America di sapersi rialzare anche dalla più grande delle catastrofi.

Se vuoi scattare delle foto memorabili…
Verso l’East River, abbiamo preso la barca che fa il giro di 1 ora da Brooklyn Bridge, DownTown Manhattan e Statua della Libertà con la guida che spiegava tutto. Il landscape è da urlo e il risultato delle foto è assicurato!  Poi tappa a Wall Street, il centro finanziario della City (…e forse dell’intero occidente!) per immergersi nella vita dei white collar.

“Moving from failure to failure without losing enthusiasm”

#day4: abbiamo anticipato la sveglia alle ore 8 per andare a fare un’esperienza unica, la Messa Gospel @ Harlem, che inizia alle 9:30. Due ore di puro entusiasmo ed emozioni uniche! La chiesa che ospitava la messa si chiama First Corinthian Baptist Church, che tra l’altro è super social poiché sul suo sito, puoi vedere in diretta la messa e condividerla sui social in tempo reale!

Finita la messa ci siamo diretti verso il Meatpacking District, quartiere dove in passato si concentravano i macellai (da qui il nome). Poi passeggiata sulla High Line,un passaggio sopraelevato, ricavato da una vecchia ferrovia. Il quartiere, rifiutandosi di demolire i vecchi binari, ha voluto dare un esempio al mondo di come si possa ricavare qualcosa di pittoresco anche alle cose che apparentemente sembrerebbero “da buttare”.

Per un pò di shopping therapy…
Proprio sotto la High Line, si trova il Chelsea Market, una corte dove si può trovare dal cibo, ai fiorai, a delle fantastiche librerie. Un mercatino davvero degno di nota è Artist and Fleas  in cui si trovano svariati tipi di accessori provenienti dall’handmade della Grande Mela. Lo stesso mercatino si trova anche a Soho.

Per un tramonto da urlo…
Dopo un po’ di sano shopping al Chelsea Market, siamo corsi all’ Empire State Building, per godere dello spettacolo mozzafiato sia al tramonto che al buio con Manhattan illuminata.

#day5: Direzione Upper East Side per vedere (solo da fuori) il MET e goderci la colazione, rigorosamente take away, sulle meravigliose scalinate del museo.Poi direzione Guggenheim per una visita di un’oretta circa. Purtroppo erano aperte solo due sale, le altre erano in fase allestimento per nuove installazioni.

Saliti sulla metro ci siamo poi diretti a Spring Street per un pò di shopping a Soho, Noho e Nolita con visita obbligatoria a ChinaTown e nella Little Italy.

#day6: Visita alla New York Public Library, che è la terza biblioteca più grande dell’America del Nord, gestita privatamente da un’associazione senza scopo di lucro. È stata costruita in modo da poter ospitare nel miglior modo possibile, anche architettonicamente, le persone che vanno lì a studiare e/o lavorare. La visita con audio guida dura circa 45 minuti ed è fondamentale per capire come l’America abbia voluto investire, con la costruzione di questo edificio, sul futuro dei suoi abitanti: la maestosità dell’architettura vuole essere fonte di ispirazione per chiunque si rechi nelle sue sale a studiare o a svolgere il proprio lavoro!


Una delle particolarità è che in questo edificio si trova il muro dei Buoni Propositi, dove tutti possono scrivere su un post-it il proprio buon proposito:guarda la foto…e siamo solo ai primi di Gennaio!

Passeggiare per New York  è un piacere per i nostri occhi! L’architettura così imponente, tanto diversa da quella europea, si mixa perfettamente con i colori pastello del cielo; ed infatti basta vagare anche senza una meta per questa meravigliosa città che “inciampiamo” in monumenti spettacolari.

Proprio per questo motivo, dopo la NYPL, ci siamo diretti verso Brooklyn Bridge e abbiamo attraversato a piedi tutto il ponte fino ad arrivare al quartiere Brooklyn Heights e, successivamente, a Downtown Brooklyn.

Poi, presa la metro direzione Williamsburg (attenzione: dovrete tornare a Manhattan e poi cambiare metro per raggiungere il quartiere!), ci siamo ritrovati in questa “cittadina” che fino a qualche anno fa era considerata un quartiere emergente e hipster, da dove tutti gli artisti iniziavano la loro carriera. Oggi, Williamsburg è la nuova Soho anche se ha mantenuto quell’aurea di creatività, e a differenza di altri quartieri come Brooklyn, Midtown e Soho, è un oasi di pura tranquillità.

La prima parte del nostro racconto finisce qui. Vi aspettiamo con il prossimo post sul food e sullo shopping!

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